Ogni anno, il 29 settembre si celebra la giornata mondiale del cuore. Una ricorrenza istituita dalla World Heart Federation con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i cittadini rispetto le malattie cardiovascolari, promuovendo l’importanza della prevenzione. Anche noi della Casa di Cura Bonvicini prendiamo a cuore questa preziosa iniziativa, contribuendo alla diffusione di informazioni fondamentali per prevenire e ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari, che restano ancora la principale causa di morte.
Attività fisica regolare, un buon piano di nutrizione ed evitare di fumare e di abusare di alcol sono azioni importantissime, che aiutano a ritardare e impedire l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Ciò non toglie che i controlli di routine siano fondamentali, soprattutto se si ha una familiarità o predisposizione. Anche chi soffre di OSAS, ovvero la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, ha una ragione in più per praticare la prevenzione.
Il Dott. Tiziano Edoardo Russo, Cardiologo e Angiologo in Casa di Cura Bonvicini, ci aiuta a capire, rispondendo ad alcune nostre domande, quando e come si manifestano le malattie cardiovascolari, in che modo si può intervenire e perché l’esame polisonnografico è un importante strumento di prevenzione.
Quando si parla di malattie cardiovascolari a cosa ci riferiamo nello specifico?
Solitamente, si fa riferimento all’aterosclerosi nelle sue due più gravi localizzazioni: cuore e cervello. Parliamo della malattia coronarica, che può causare l’infarto cardiaco, e quella del circolo cerebrale, causa dell’ictus ischemico. Queste sono le due principali cause di mortalità e invalidità nel nostro Paese.
Come si manifesta la malattia coronarica?
In genere, la malattia coronarica è del tutto asintomatica nelle prime fasi. Quindi, il paziente – anche sportivo – riesce a svolgere regolarmente le proprie attività mentre la malattia avanza. Pertanto è importante sottoporsi a check up periodici per tenere sotto controllo la situazione ed, eventualmente, apportare i correttivi necessari.
Familiarità, età e sesso sono fattori di rischio non modificabili, ma di cui tenere conto per porre una maggiore attenzione su quelli modificabili, quali: diabete, ipertensione arteriosa, abitudine al fumo di sigaretta, ipercolesterolemia, obesità.
Quando e come capiamo che il nostro cuore non sta bene?
In base a quanto appena detto, i campanelli di allarme arrivano quando la malattia è ormai in fase avanzata per cui è fondamentale intervenire molto prima sui fattori di rischio modificabili.
La sintomatologia classica è il dolore toracico di tipo costrittivo che generalmente (ma non soltanto) compare durante l’attività fisica o quando si vivono degli stati emotivi intensi. Può essere associato a difficoltà respiratoria o a sudorazione fredda e i sintomi regrediscono con il riposo. A volte può comparire in modo subdolo, con quella che si definisce “improvvisa riduzione della capacità funzionale”. In questo caso, il soggetto – in un tempo più o meno breve – non riesce più a compiere l’attività fisica che svolgeva normalmente (salire velocemente le scale o camminare a passo veloce), a causa di una precoce difficoltà respiratoria. Altre condizioni che meritano attenzione, ma meno specifiche, sono la sensazione di svenimento o vere e proprie sincopi, alterazioni del battito cardiaco e gonfiore (edemi) agli arti inferiori.
Cuore e sonno in che modo sono connessi?
Ormai da alcuni anni è nota la correlazione tra OSAS – sindrome delle apnee ostruttive del sonno – e malattia coronarica.
L’OSAS è caratterizzata da apnee che si susseguono durante il sonno causandone la frammentazione, con maggiore stanchezza durante il giorno, e una ripetuta riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue.
Questa condizione, attraverso complicati meccanismi fisiopatologici, può favorireun aumento dell’incidenza di infarto e di ictus, oltre che aritmie tra cui la fibrillazione atriale ed altre aritmie, talvolta anche fatali.
Una volta inquadrato clinicamente il paziente, in presenza di un fondato sospetto di OSAS è necessario uno studio polisonnografico per la diagnosi.
In Casa di Cura Bonvicini qual è la procedura di diagnosi e cura del paziente?
In Casa di Cura Bonvicini è attivo un servizio per la diagnosi, la terapia e il follow-up dei pazienti con OSAS.
Una volta effettuato l’esame polisonnografico e diagnosticata l’OSAS, viene effettuata la valutazione conil dispositivo APAP (Automatic Positive Airway Pressure) per la prescrizione della CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) il dispositivo la ventilazione meccanica notturna.
Il servizio garantisce, con controlli periodici, l’analisi nel tempo dell’efficacia della terapia e le eventuali correzioni da apportare ai dispositivi per la ventilazione notturna.
In caso opportuno, viene effettuato anche un inquadramento cardiovascolare con diagnostica clinico-strumentale cardiologica completa ed una valutazione mutidisciplinare con Pneumologo, Neurologo, Otorinolaringoiatra, servizio di dietologia e supporto psicologico per fornire risposte precise sulla diagnosi, sul trattamento terapeutico e sul follow-up, sia dell’OSAS che delle patologie correlate.
Prendi a cuore la tua salute. Per prenotare un controllo o un consulto con i nostri specialisti del reparto di cardiologia, puoi:
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