Uno sguardo alle cause più frequenti dell’arrossamento oculare - Gruppo Bonvicini Gruppe
Uno sguardo alle cause più frequenti dell’arrossamento oculare

Uno sguardo alle cause più frequenti dell’arrossamento oculare

L’occhio nudo è esposto a numerosi stimoli ambientali come luce, vento, polveri e pollini, e la sola protezione delle palpebre e del film lacrimale non sempre è sufficiente, per questo è tra gli organi che tendono ad irritarsi con più facilità.

Parliamo di arrossamento oculare quando la sclera – la parte bianca dell’occhio – presenta un colore rosso e capillari visibili. È la manifestazione di una dilatazione dei vasi oculari superficiali presenti a livello della congiuntiva, l’ultima membrana trasparente che copre la superficie esterna dell’occhio, ed è per questo motivo che l’arrossamento oculare viene generalmente definito congiuntivite.

Ma quali sono le cause più frequenti dell’arrossamento oculare? 

Le analizziamo con il Dott. Paolo Conci, oftalmologo presso la Casa di Cura Bonvicini.

I fattori scatenanti che comportano un arrossamento degli occhi possono essere diversi. La prima distinzione da fare è se l’arrossamento è accompagnato da sintomi come secrezioni mucose e catarrali, in questo caso, probabilmente, si tratta di un’irritazione provocata da infezioni batteriche, virali o – con meno frequenza – da agenti intermedi come protozoi e miceti.

In assenza di sintomi come quelli descritti, la più frequente causa dell’arrossamento oculare è l’esposizione non protetta alla luce solare. I comuni occhiali da vista forniscono circa il 90% della protezione dai raggi UV e la percentuale aumenta con le lenti fotocromatiche (che si oscurano alla luce solare), in caso contrario è sempre consigliato l’utilizzo di occhiali da sole.

Seppur meno pericolosa rispetto ai raggi solari, l’illuminazione che proviene dagli schermi che quotidianamente utilizziamo – pc, tablet e smartphone – è un fattore che non può essere trascurato. Al giorno d’oggi, infatti, i nostri occhi sono continuamente esposti alle radiazioni irritanti provenienti da schermi elettronici e con il passare del tempo – soprattutto dopo i 50 anni e con più frequenza nelle donne – avremo una riduzione della quantità e della qualità del film lacrimale, composto per oltre il 98% da acqua. Infatti, è consigliato mantenere sempre una giusta idratazione anche per preservare la salute degli occhi (almeno 1,5 litri di acqua o infusi al giorno), insieme all’utilizzo di lacrime artificiali, mattina e sera.

Anche la mancata correzione di difetti visivi, sia in giovane età che da adulti, è un fattore che comporta l’arrossamento oculare. Con meno frequenza, invece, può essere la manifestazione iniziale di problematiche più gravi come l’aumento della pressione oculare (che, se non curata, porta al glaucoma) o infiammazioni intrabulbari (anche chiamate uveiti).

Ma come è possibile distinguere fenomeni lievi da potenziali pericoli per la salute dei nostri occhi?

Il primo fattore a cui prestare attenzione è la durata dei disturbi. Se si nota una certa continuità o si ripresentano frequentemente, magari in circostanze, luoghi o in orari particolari.

Anche la sensazione della presenza di un corpo estraneo nell’occhio, dolore e calo delle capacità visive sono sintomi a cui prestare attenzione. In questi casi, una visita specialistica è fortemente raccomandata. Stesso discorso per le persone over 40 che iniziano a percepire qualche difficoltà nella visione da vicino.

Tenete d’occhio la vostra vista e prenotate una visita, soprattutto se è da tanto che non fate un controllo. In Casa di Cura Bonvicini potete contare sul Dott. Paolo Conci e la nostra equipe di specialisti. Per prenotare un appuntamento potete contattare lo 0471 442700 (opzione 3).