Dieta Chetogenica: i carboidrati restano fuori. - Gruppo Bonvicini Gruppe
Dieta Chetogenica: i carboidrati restano fuori.

Dieta Chetogenica: i carboidrati restano fuori.

Tutti hanno sentito parlare di Keto, cioè la dieta Chetogenica, ma quanti conoscono realmente questa strategia nutrizionale basata sulla riduzione dei carboidrati? In pratica, è un regime alimentare che obbliga l’organismo non solo ad aumentare sensibilmente il consumo dei grassi contenuti nel tessuto adiposo, ma anche a produrre in modo autonomo il glucosio di cui ha bisogno.

Facciamo luce su questa dieta in cui, lo ripetiamo, viene ridotto drasticamente l’introito di carboidrati, dato – solo in apparenza – comune a tanti altri. Un rapido confronto può chiarire subito la differenza sostanziale: la dieta mediterranea suggerisce un apporto glucidico (carboidrati) pari al 50-55% del fabbisogno energetico totale che, in un uomo adulto di 70 kg, corrisponde a circa 30 grammi di carboidrati al giorno. Nella dieta chetogenica il quantitativo di glucidi non dovrebbe superare i 20 grammi quotidiani.

Premesso che i gruppi alimentari che maggiormente contengono carboidrati sono la frutta, la verdura, i cereali e i tuberi, andiamo a scoprire come funziona il taglio drastico operato dalla Keto.

Riducendo i carboidrati, la fonte energetica preferita del nostro organismo, il nostro corpo è obbligato ad utilizzare un’altra fonte di energia, dalla quale prende, appunto, il nome la dieta stessa.

Ci riferiamo ai corpi chetonici che sono prodotti dal fegato per sopperire alla mancanza di zucchero (glucosio). Sono loro, infatti, a diventare il carburante primario che l’organismo e il cervello utilizzano per assolvere alle loro funzioni.

Questa dieta è oggi sulla bocca di tutti, ma la scoperta scientifica che l’ha messa a punto risale agli anni ’20, periodo in cui si scoprì che il digiuno può sedare le crisi epilettiche.

Nel tempo, la ricerca ha evidenziato diverse condizioni che potrebbero beneficiare della dieta chetogenica, dall’obesità, alle malattie neurodegenerative fino al cancro.

Tornando al suo utilizzo principale, cioè la perdita di peso: come ci si alimenta durante la Keto?

Per attivare la chetosi è fondamentale mangiare alimenti privi di carboidrati e limitare quelli che ne contengono in minime parti. In linea di massima: via libera a carne, pesce, uova, formaggi e verdure. Sono consentiti grassi e oli per condire. Stop a cereali, patate, legumi, frutta, dolci, bevande zuccherate e birra.

Concludiamo invitando chi intende adottare questo regime alimentare a rivolgersi a uno specialista, così da sfruttare a pieno gli effetti benefici della chetosi in base alle proprie specifiche caratteristiche fisiche e metaboliche.

Rivolgendovi alla Casa di Cura Bonvicini potrete contare sulla Dott.ssa Tesone, Dietologa e Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, e referente nazionale per la Provincia Autonoma di Bolzano per ANSISA, Associazione Nazionale Specialisti In Scienza dell’Alimentazione. Se volete prenotare un appuntamento potete contattare lo 0471 442700 (Opzione 3)